Congratulazioni a Marco Pietro Giovannoni,
la cui elezione a Segretario dell'Unione Comunale di Vaglia è stata
ratificata, ieri sera, durante la prima Assemblea Comunale dei Delegati.
Congratulazioni e buon lavoro anche a Vanna Baroncini, eletta nuova Presidente dell'Assemblea.
Ecco la mozione programmatica con la quale il nuovo segretario si è presentato in sede Congressuale e per la quale ha ricevuto la fiducia degli iscritti:
Congratulazioni e buon lavoro anche a Vanna Baroncini, eletta nuova Presidente dell'Assemblea.
Ecco la mozione programmatica con la quale il nuovo segretario si è presentato in sede Congressuale e per la quale ha ricevuto la fiducia degli iscritti:
Mozione Congressuale PD Vaglia
2017-10-02
per Marco Pietro Giovannoni
Segretario
Il Pd e la crisi della politica
Il Partito Democratico, come tutti i
partiti tradizionali europei, sta attraversando un momento estremamente difficile dovuto,
in ultima analisi, alla crisi
della politica come strumento per affrontare e
risolvere i problemi.
Non si tratta solo di un problema
legato alla scarsa fiducia di cui godono i politici (a qualsiasi partito appartengano), ma
del funzionamento stesso degli Stati che si trovano ad operare in contesti più
grandi di loro e su cui non riescono a incidere.
Inoltre, la politica deve fare i conti
con il consenso, sempre più spesso costruito sulla emotività, e non è quindi in grado
di sostenere progetti a lunga scadenza, ma realistici e creativi, per la soluzione
dei problemi vissuti dai cittadini.
Infine, la società (noi cittadini) non
è coesa, ma resa frammentaria da un modello di vita in cui si deve sempre correre,
essere sempre all'altezza di una competizione che non finisce mai (nei luoghi
di lavoro, in quelli di svago, perfino nella scuola). Tuttavia è proprio grazie
alla coesione della nostra società che nel passato
siamo riusciti ad affrontare le crisi più drammatiche.
Oggi siamo di fronte ai gravi problemi
legati alla globalizzazione, che condizionano la vita quotidiana di
ognuno di noi. Si tratta della questione energetica, di quella ecologica, dell’iniqua
distribuzione delle risorse della terra, di un sistema di relazioni
internazionali fondato sulla forza e non sul diritto. Vi è poi il fatto della differenza
di culture, civiltà e religioni che fino a pochi decenni fa potevano in larga misura
ignorarsi, ma che adesso sono costrette a convivere, ciò è premessa di scambio,
incontro, crescita ma si tratta di un processo delicato che non può prescindere
dalla grave questione dello squilibrio economico fra le terre della fame e quelle
dell’opulenza. Dal momento che nessuna politica di alcun singolo Stato è in grado
di affrontare da sola questi temi e manca la capacità di affrontarli come “comunità
internazionale”, sono forti le ripercussioni in termini di impoverimento sociale,
insicurezza, terrorismo, migrazioni, inquinamento, impatto ambientale…
Nessuno è escluso dalle conseguenze di
una tale situazione.
Non è tuttavia il caso di
arrendersi!
Ed anzi il livello locale, cittadino e
comunale è forse quello più propizio per impegnarsi. Non solo perché dobbiamo
iniziare ad agire nel “nostro piccolo”, ma soprattutto perché il livello
comunale è il più concreto di tutti, quello in cui i problemi dei cittadini
vengono a scontrarsi con le risorse pubbliche sempre più ridotte e con i limiti
stessi della politica. Le
città e i comuni restano, insomma, i luoghi in cui i problemi si vivono, è qui che si paga l’incapacità della
politica ad affrontare i problemi.
Crediamo che il Partito Democratico
offra ancora, per i valori che stanno alla sua origine e per la sua struttura
rispettosa della democrazia e del pluralismo interni, la realtà più adeguata
per affrontare queste sfide. Naturalmente ciò significa che i valori di solidarietà, giustizia ed inclusione
sociale, eguaglianza, pluralismo, laicità, parità di genere non debbano
rimanere solo sulla carta.
Crediamo che il Partito Democratico,
anche in un piccolo comune come il nostro, debba concorrere a far sì che la
comunità percepisca il dovere di essere ambiziosa,
perché gli assetti futuri, nazionali e sovranazionali, dipenderanno in misura
non marginale dalla capacità delle città e dei comuni di essere luoghi politici
in cui dare un orizzonte di soluzione ai problemi. Occorre dunque molto impegno e molta creatività.
Il Partito faccia il partito
Il Partito nell’influire sulla vita
amministrativa del comune non deve essere autoreferenziale, deve, invece, essere
capace di un’elaborazione politica autonoma e fondata sul merito delle questioni e sul peso dei valori condivisi. Questa elaborazione politica è tanto autorevole e
autenticamente politica quanto più il Partito riesce a tenere costante il raccordo con gli elettori, in particolare con gli elettori del
PD, e con gli iscritti.
A questo proposito, occorre un deciso
cambiamento di rotta rispetto a ingenuità in cui siamo cascati anche noi nel
passato. Il meccanismo delle primarie - e soprattutto le demagogie populistiche e
movimentistiche - inducono, infatti, ad un utilizzo strumentale dell’opinione pubblica.
Essa viene “mobilitata” con emozioni, paure, volgarità ma non chiamata alla partecipazione autentica, che necessità di trasparenza, informazione vera e volontà di
impegnarsi. La trasparenza non si fa via Facebook a senso unico e la partecipazione è un’azione
faticosa che il partito deve facilitare da parte del maggior numero di cittadini,
mettendo a loro disposizione le informazioni sulle questioni che affronta con
documentazione e argomentazione, in forma semplice ma non semplicistica e demagogica.
Tutto ciò è mancato e manca nel nostro territorio perfino nella comunicazione fra eletti
del Pd e il Partito stesso. Dobbiamo imprimere un cambiamento!
Occorre quindi fare uno sforzo di
comunicazione sui contenuti, ma occorre anche essere molto chiari: la partecipazione
implica la fatica di riflettere, di farsi una propria opinione sulle questioni, dedicare
tempo personale per approfondirle e condividerle nelle sedi appropriate. Se il Partito
fa il partito è davvero di supporto all’Amministrazione, anche nel caso ritenga di chiedere
qualche correzione di rotta.
D’altronde anche il nostro Statuto
Nazionale e Regionale ricordano che l’Assemblea Comunale ha competenza in materia di
indirizzo politico dell’ambito comunale. Essa dovrà esprimere indirizzi sulla
politica del Partito, anche attraverso l’attivazione di commissioni permanenti che lavorino sui principali temi che
riguardano il nostro territorio e i cittadini, aperte anche
a iscritti e simpatizzanti che avranno voglia di mettere a disposizione il loro tempo e
le loro competenze.
Questa necessaria “fatica” della
partecipazione, il Partito Democratico di Vaglia la chiede in particolare ai giovani, persone a cui è stata in gran parte
tolta la possibilità di guardare al futuro come l'orizzonte
prossimo in cui realizzare le loro più profonde aspirazioni. Il partito farà loro
spazio come persone capaci di impegno, fatica, riflessione e di pagare in prima
persone per le proprie scelte. Ci impegniamo a sostenere la nascita anche a Vaglia
dell'organizzazione giovanile, e ad investire tempo e risorse per la formazione e la
partecipazione dei giovani alla vita politica.
Infine, la forza di un Partito come il
nostro risiede anche nella sua presenza articolata su tutto il territorio
nazionale; anche su questo punto è necessario riconoscere che al PD di Vaglia è
richiesto un cambiamento, perché ci siamo rinchiusi nel nostro piccolo, rinunciando a
partecipare al dibattito sulle questioni di ordine nazionale, regionale, metropolitano e
alla vita del Partito. Per intensificare i rapporti con le altre articolazioni
del Partito ci proponiamo, tra l'altro, di
recuperare e integrare nella Assemblea e nella
Segreteria sia la portavoce delle donne che il segretario
dell'organizzazione giovanile.
Alcune priorità per Vaglia
Crediamo che la concretezza e la
chiarezza siano responsabilità necessarie, per questo riteniamo che il Congresso del
Partito Democratico di Vaglia debba essere l'occasione per riflettere sulle
questioni che riguardano il territorio. Fra queste riteniamo di doverne richiamare alcune,
che sono star in gran parte oggetto della riflessione della passata Assemblea del
Partito.
• Occorre ribadire la centralità della scuola per il futuro delle nuove generazioni e per sostenere e suscitare il senso di
comunità. Non c’è alcun dubbio che la scuola costituisca un argine importantissimo
all’imbarbarimento civile e alla crescita esponenziale della spesa per mero
assistenzialismo e per la sicurezza. Al nostro piccolo livello non possiamo dunque
permetterci di non investire (naturalmente con piani di finanziamento non
approssimativi, ma credibili e sostenibili) sulla nostra scuola operando per la sua
durata e qualità. Le passate amministrazioni e quella presente hanno impiegato
importanti risorse per migliorare le strutture scolastiche. Resta ancora molto da
fare, anche riguardo alla messa in sicurezza della Scuola Barellai. Bisogna cercare
di rivalutare tutto il patrimonio
edilizio scolastico, anche in previsione di un auspicabile
accorpamento tra i vari ordini scolastici, tenendo presente che la
scelta dell’ubicazione del plesso deve essere funzionale alla qualità dell’offerta
formativa, che deve tenere conto dei flussi casalavoro delle famiglie, dell’accessibilità,
della viabilità, della salubrità e inoltre dei risultati delle indagini microsismiche.
Alla luce di questi criteri, le scuole elementare e media, e in prospettiva il
plesso unico con la scuola dell’infanzia, devono rimanere a Pratolino.
• Lo sviluppo economico:
il territorio comunale rappresenta una terrazza
su Firenze, costituita da un verde polmone naturale non
inquinato, cioè un luogo nel quale si può venire ed essere vicini ad
uno dei centri attrattivi più conosciuti nel mondo, in un momento in cui il turismo
si apre a mercati sconfinati. Occorre allora pensare alle modalità per rinvigorire
la capacità dell’accoglienza di qualità in contesto naturalistico a breve distanza
da Firenze. Ciò impone un ripensamento innanzi tutto della visibilità delle
strutture ricettive esistenti e del trasporto pubblico verso Firenze, che va razionalizzato. È necessario
anche il potenziamento della capacità ricettiva
del nostro territorio, specialmente nel campo agrituristico e delle micro realtà e
favorire la creazione di una rete di realtà produttive, in grado di offrire non
soltanto un letto a coloro che vengono a visitare Firenze, ma anche prodotti tipici di
qualità. Tutto questo senza dimenticare le potenzialità e le debolezze
proprie del nostro territorio, ponendo
attenzione anche al ruolo di presidio e di servizio di tutte le attività che sono sul
territorio; solo nell’ultimo anno abbiamo assistito alla
chiusura consecutiva di diversi esercizi
nella frazione più vocata al turismo,
Bivigliano, che rappresenta sia una perdita di valore in termini di comunità per i
cittadini che un campanello di allarme sul tessuto economico del territorio. Il
Partito se ne dovrà prendere cura! Difesa e valorizzazione del paesaggio dovranno,
a maggior ragione, essere prioritarie attivando tutte le sinergie possibili,
a cominciare dal Parco Demidoff per il quale è più che mai necessario un grosso
impegno sul piano istituzionale, politico e culturale per renderlo una vera risorsa
per il territorio, in un’ottica di lunga durata. Anche le nostre altre eccellenze spirituali, culturali e ricreative,
quali il Monastero di Monte Senario, la rete sentieristica
esistente (via degli Dei, Anello del
Rinascimento, sentieri del CAI, delle
Burraie etc.), l’edilizia storica, dovranno essere valorizzate promuovendo tutte le
sinergie possibili fra le diverse realtà che operano sul territorio, in un quadro di
valorizzazione e, insieme, difesa dal dissesto ambientale.
• Prossimità sociale:
il valore di un piccolo comune come il nostro deve riconoscersi nella capacità di non lasciare nessuno solo e
indietro. È vero che le risorse attribuite dallo Stato ai
comuni sono sempre meno, ma è anche vero che a livello locale non vanno ulteriormente
ridotte e vanno spese nella maniera più efficiente possibile. In particolare
occorre rafforzare il raccordo con la Società della Salute, che è il consorzio pubblico
attraverso il quale vengono erogati i servizi sociali nel nostro Comune. È
fondamentale che cittadini, anziani e famiglie
siano a conoscenza di servizi e
progetti offerti nella nostra area. In questo quadro l’Assistente Sociale assume un ruolo centrale di “attivatore”
delle risorse; diventa cioè la risposta operativa a cui fare
riferimento nelle situazioni di disagio.
Abbiamo anche strumenti propri per
accrescere l’attenzione rivolta alle fasce più deboli o fragili, ad esempio col
mantenimento e ripotenziamento della Farmacia Comunale, e la qualificazione dei servizi ricreativi e
assistenziali per bambini, giovani e anziani. È importante anche lavorare per la
valorizzazione del volontariato, a partire dalla specificità e
ricchezza del tessuto associativo del territorio, che è frutto dell’opera dei
nostri cittadini, della loro tensione etica e della loro capacità di discernere i
bisogni delle persone. È importante valorizzare, sostenere e dare spazio a tutto il
volontariato, anche quando non è immediatamente connesso con la sfera di azione dell’Amministrazione.
Riteniamo, inoltre, che il nostro territorio debba assumersi tutte
le sue responsabilità nei confronti dell'accoglienza dei
migranti. Ciò corrisponde alla tradizione più
profonda della nostra comunità, che ha la solidarietà
iscritta nel suo codice genetico; ciò è coerente con i valori iscritti nelle
culture politiche che hanno dato vita al Partito Democratico e ai suoi valori fondanti.
Dobbiamo, inoltre, essere consapevoli che le migrazioni continueranno ancora per
decenni e saranno i territori a doverle gestire. Conviene allora attrezzarsi e
non subire le scelte, assumersi le nostre responsabilità. Dovremo usufruire delle
risorse che lo Stato e l’Unione Europea mettono a disposizione dei territori,
nella consapevolezza che l'accoglienza dei migranti, nella misura consentita alle
nostre dimensioni, dovrà costituire una risorsa e un’opportunità per il
territorio e per i suoi abitanti oltre che per gli stranieri che ci troveremo ad ospitare.
Il Partito Democratico di Vaglia
partecipa al suo interno del pluralismo di
culture di provenienza e di sensibilità che gli
statuti garantiscono e promuovono; crede tuttavia che sia necessario ritrovare e
rinnovare le ragioni che ci uniscono non solo nelle nostre radici e nei nostri
valori, ma anche in uno stile di vita interno volto all'integrazione e non informato solo
ai meri rapporti di forza. Pensiamo infine sia necessario, anche a livello locale,
operare per ridare forza al centrosinistra e ci proponiamo di riprendere il dialogo con le altre forze
di sinistra.
Vaglia, 4 ottobre 2017
Marco Pietro Giovannoni