tra la gente

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venerdì 21 settembre 2018


RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIOVANNA TOMADA IN MERITO A QUANTO SCRITTO SULL'ULTIMO NUMERO DE "LA VOCE DI VAGLIA".

"Riceviamo dalla consigliera Giovanna Tomada questa lettera aperta. Il Partito Democratico di Vaglia ritiene che la democrazia, che nel nostro paese si esprime ancora attraverso l'elezione di donne e uomini libere/i non possa essere ridotta ad una adesione pregiudiziale e incondizionata alla logiche delle maggioranze al governo e nemmeno a quella della disciplina dei partiti. Non rinunceremo mai a chiedere, ora e nel futuro, ai nostri eletti di decidere e votare solo dopo essersi adeguatamente documentati e confrontati (nel partito e fuori del partito) e di assumersi pienamente le loro responsabilità di cittadini eletti democraticamente e non scelti dal capo di turno. Questo è ciò che esige la nostra Costituzione e la nostra democrazia"

Marco Pietro Giovannoni

"LETTERA APERTA AI CITTADINI DI VAGLIA

Cari cittadini, in questi giorni verrà portato nelle vostre case La voce di vaglia, il giornale semestrale con il quale la nostra Amministrazione ci informa dei problemi che ha e come intende affrontarli e dei risultati che ha ottenuto. Nell’ultima pagina c’é una rubrica intitolata “Informazioni in Pillole “ in cui potete trovare un breve pezzo che mi riguarda. Credo pertanto che sia opportuno che anch’io porti il mio contributo in modo che possiate avere un quadro completo e fare le vostre valutazioni .Vediamo come stanno le cose.

• Si comincia col dire ”che dal mese del giugno scorso la consigliera Tomada non fa più parte del gruppo di maggioranza “. Non è esatto. Attualmenteio continuo ad essere membro del Gruppo consigliare di maggioranza , PD – PUAV (Lista civica “Per un’altra Vaglia “) nel quale sono stata eletta. Quello a cui si riferisce il Sindaco è altro. Infatti da giugno,non vengo più convocatanel gruppo di lavoroin cui i consiglieri si riuniscono per discutere le proposte che il nostro Sindaco e la giunta intendono portare all’approvazione del Consiglio. E questo,non permia scelta(come indicato dal regolamento comunale)ma per esplicito volere di LeonardoBorchiil quale ha deciso di nonconvocarmi più, impedendomi così di partecipare a riunioni in cui i consiglieri di maggioranza ricevono informazioni utili. Mi troverò pertanto a votare essendo all’oscuro di molte cose. Questo, cari cittadini contravviene alle regole democratiche e contraddice le promesse, fatte in campagna elettorale, di garantire informazioni e trasparenza.

• Corrisponde a verità che sono entrata in Consiglio Comunale due anni fa sostituendo una consigliera che aveva dato le dimissioni. Io,infatti ero la prima dei non eletti.

• Non è vero, invece, che facevo parte del comitatoper le primariedella Signora Rocchi Marinella per le primarie proposte dal PD per scegliere il candidato sindaco da presentare nelle elezioni del 2014. Lo può testimoniare Daniele Nutini, consigliere PD che si è dimesso recentemente, che in quel comitato aveva un ruolo organizzativo importante.

Cari cittadini, ditemi, se anche avessi fatto parte di quel comitato, avrebbe costituito un problema?!

• Il sindaco parla poi del mio atteggiamento “pregiudizialmente critico nei confronti dell’amministrazione”, all’interno dell’Assemblea dei delegati del PD di cui faccio parte.

Di questa Assemblea fanno parte il segretario, i delegati eletti al congresso, equelli di diritto , comeil sindaco e il capogruppo. E’ in questa sede che il sindaco e il suo partito si confrontano. E proprio a questo proposito il lavoro è stato difficile. Esprimere e confrontare il proprio punto di vista e arrivare ad una sintesi, che chiede a ciascuno di fare un passo indietro,è stato impossibile.Senza dubbio gli incontri con il Sindaco erano ricchi di tensionima “ Chi è senza peccato scagli la prima pietra ”. Per quanto mi riguarda, io mi assumo le mie responsabilità. Ma il problema di fondo è che Leonardo Borchi, eletto nella lista del Pd, non ha mai discusso preventivamente con il suo partito le scelte politiche per il governo del comune come , ad esempio, il DUP (documento unico di programmazione ) in cui si indica cosa fare per i cittadini e per il territorio ; i bilanci in cui si decide come spendere i soldi,l’urbanistica ecc. . Ora discutere e confrontarsi non significa essere commissariato dal partito, come il Sindaco ha sostenuto molte volte, ma aprirsi ad altri punti di vista che possono migliorare le proprie ipotesi di intervento.

• E’ vero!! In diverse circostanze non ero d’accordo con le proposte del Sindaco e di alcuni consiglieri, per esempio la consultazione sul collocare il Comune di Vaglia nell’area fiorentina o nel Mugello a proposito del Piano di Sviluppo regionale. Ho difeso le mie posizioni. Credo che se non ritenevo giuste le proposte,fosse mio dovere oppormi. E l’ho fatto nel rispetto delle mie prerogative di quelle altrui. La mia non è mai stataostilità a prescindere ma un’opposizione che partiva da considerazioni pensate e meditate. Ho sempre riflettuto prima di prendere decisioni e in molti casi ho discusso animatamente, ne sa qualche cosa la consigliera Sabrina Curradi, con la quale, nonostante la diversità delle nostre posizioni, pensoche ci sia stima reciproca.

• Una volta entrata in Consiglio Comunale secondo il Sindaco sarei stata “diffidente, con un atteggiamento non collaborativo, interessata più a veicolare informazioni e documenti alla segreteria del Pd che a fare proposte”.
Quindi in sintesi: una spia e una persona incapace o senza voglia di collaborare.

Mettiamo ordine in questa serie di insulti. Io ho sempre partecipato ai lavori del gruppo di maggioranza, alle commissioni e ai Consigli Comunali e aderito alle iniziative del Sindaco durante tutta la consigliatura. Anche prima di entrare come consigliere, in qualità di referente di frazione (compito affidatomi dal Sindaco e da me accettato),ho partecipato alla maggior parte delle assemblee nelle frazioni per ascoltare i cittadini e le loro richieste. Quindi non sonocerto un’ assenteista !
Il punto più grave, perché mostra la nonrelazione cheil Sindaco ha con il suo partito,è quello in cui si dice, “ …..più interessata a veicolare documenti e informazioni alla segreteria del PD locale, piuttosto che ad avanzare proposte.”
I documenti e le informazioni incriminatesono tutti atti pubblici a disposizione di ogni cittadino. Per esempio mi sono documentata ampiamente sulla revoca della gara per l’ampliamento della scuola Barellai e sui lavori successivi fatti nelle scuole del capoluogo e di Caselline. Ho fatto conoscere quei documenti al partito?Certo!!! Era mio dovere, visto che il Sindaco non li condivideva.lo faceva.
Successivamente,ho continuato a documentarmi sul problema delle farmacie, e su altre questioni, facendo l’accesso agli atti, passando dal protocollo, in modo che ogni mia richiesta fosse documentata(nonostante un Consigliere non sia obbligato a farlo). In altre parole ho agito “alla luce del sole” in modo che tutti potevano sapere quando e cosa avevo chiesto. Nel corso del tempo mi sono resa conto che per svolgere il mio compito di consigliere, così come vuole la legge, era indispensabile conoscere gli atti, studiarli, e riflettere su di essi anche insieme al partito e a persone esperte in materia. Come poter votare in Consiglio Comunale senza questo tipo di lavoro?

Per quanto riguarda il fatto che non facevo proposte, devo ammettere che mi sono trovata in difficoltà. Durante le discussioni nel gruppo di maggioranzai miei interventi cadevano nel vuoto e si passava oltre.

• E’ vero! In Consiglio comunale, ho votato contro la propostache l’Amministrazione portava per la conferenza di co-pianificazione con la Regione per il Piano strutturale. E questo non secondo ildiktat del partito ma dopo un esame approfonditodei problemi che alcune di quelle proposte comportavano, tenendo conto dei criteri che la legge regionale prevede: “Uso del suolo , Recupero dell’esistente e Difesa del paesaggio”. Gli esiti della conferenza hanno dato ragione alla proposta che avevo fatto in Consiglio comunale, rifiutando quelle proposte che anche io avevo chiesto fossero escluse.

• Infine non è vero che non mi sono dissociata dalla presa di posizione del partito, perché ho ritenuto opportuno continuare ad essere nel gruppo consigliare PD –PUAV, dove sono stata eletta e dove intendo continuare ad operare nel modo più coerente possibile fino alla fine della consigliatura.
Cari cittadini, con questa mia lettera spero di aver contribuito a fare chiarezza sul mio lavoro in Consiglio comunale. Sono a vostra disposizione per ulteriori informazioni i e per qualunque consiglio che vogliate darmi.

Cordiali Saluti,

Giovanna Tomada

Telefono: 34096564000
Email: ufficiostampatomada@gmail.com

Vaglia, 16 settembre 2018"