PER UN PARTITO UTILE, TRASPARENTE,
PARTECIPATO
Il Partito
Democratico ha la grande possibilità di riavvicinare, in questo momento
storico, le persone alla politica. Per fare questo, ritengo necessario che la
nuova linea politica del PD di Vaglia sia quella dell’andare incontro alle
esigenze della popolazione, ascoltando le sue istanze ed elaborandole in
maniera attenta e critica.
La grande partecipazione
alle primarie per il candidato sindaco ed il successo alle elezioni
amministrative hanno fatto sì che il PD di Vaglia emergesse come una delle
Unioni Comunali del partito più forti nell’area. Non tener conto di quei
risultati e della nostra eccezionalità rischia di condannarci a seguire un
sentiero involutivo di alienazione degli iscritti e dei simpatizzanti.
Al contrario,
va colta l’occasione di creare dei percorsi formativi che offrano alle persone
uno spazio di riflessione e condivisione di idee, come inizio di un processo di
partecipazione consapevole che porti anche alla formazione di sempre nuove leve
di classe dirigente locale.
Questo è
possibile solo riappropriandosi di quello spazio che un tempo i partiti avevano
conquistato con fatica e tenacia, ovvero quel tessuto sociale e politico tenuto
insieme dai circoli, dagli eventi ricreativi e culturali, e dalla partecipazione
alla vita del partito in ogni suo aspetto.
Il divario
percepito tra partito e cittadinanza va colmato con costanza e pazienza,
lavorando sull’avvicinamento degli individui alla politica attraverso occasioni
di scambio, che coprano tutto lo spettro delle attività del nostro territorio.
Nel futuro del
PD di Vaglia, è mia intenzione tornare ad organizzare feste, presentazioni di
libri, eventi cinematografici e musicali, tutti tesi ad esplorare in un modo o
in un altro il capitale di valori ed ideali di sinistra che sono alla base del
Partito Democratico stesso: il lavoro, i diritti civili, la solidarietà,
l’equità, la multiculturalità, la laicità.
Una volta
accolti ed elaborati i temi e le problematiche, sarà compito della nuova
Assemblea Comunale e dell’Esecutivo formulare le risposte più adatte ed
impostare i modi in cui attuarle. Ci sono alcuni ambiti che trovo particolarmente
importanti per la situazione di Vaglia, e saranno questi i punti sui quali
verremo messi di più alla prova nei prossimi anni.
In primo luogo,
va affrontata la questione sociale e lavorativa. Stiamo vivendo una crisi
globale, e questo ci impone di non poter attendere risposte dall’alto per ogni
problematica che si presenti. Vorrei proporre tavoli di lavoro per venire
incontro all’emergenza occupazionale che tocca anche il nostro territorio. In
questo sarà importante lavorare con il Comune, ma anche con ogni possibile
livello amministrativo in grado di fornire direzione ed aiuto. Sta al nostro
partito proporre strategie e progetti che possano aiutare, almeno a breve e
medio termine, una vasta gamma di persone e famiglie che in questi anni è
sempre in maggiore difficoltà. Come PD possiamo coinvolgere professionisti,
imprese e tutti gli attori del campo del lavoro su scala comunale e zonale, al
fine di creare una rete di appoggio sulla quale far confluire le competenze di tutte
le persone senza impiego fisso.
Come secondo
punto, chiedo che si affronti con serietà e fermezza la questione ambientale.
Non possiamo più illuderci che un paesaggio bello e vasto come il nostro si
mantenga intatto se non siamo in prima linea per difenderlo. Questo significa
attivare il partito in funzione formativa ed informativa, su tematiche come il
riciclo, la gestione dei rifiuti, la cura dei bacini idrici, il rispetto dei
boschi e così via. La vocazione del nostro territorio, a mio avviso, è
inequivocabile, nonostante l’inesorabile (al momento) espansione dell’area
urbana. Ciò significa riportare l’attenzione su politiche che tutelino l’enorme
patrimonio che abbiamo la fortuna di abitare. Voglio che siano ridiscusse le
spinte a cementificare, evitando di vederle come un comodo strumento per fare
cassa; bisogna stimolare la discussione su come gestire un vasto territorio
agricolo per salvarlo dall’abbandono e dal degrado, senza trovare scappatoie
facili come la trasformazione indiscriminata in pascolo o bosco; dobbiamo
creare una rete ampia di conoscenze e competenze che sappiano formulare un
piano per il recupero ambientale di parte del bacino idrico, ormai quasi ucciso
da danni quali quelli causati dal Cavet in passato.
Terzo punto, siamo
in dovere di fornire risposte tempestive sul fronte dei servizi e della
gestione del territorio. L’Unione con Fiesole è giunta al termine, e dobbiamo
passare oltre e analizzare in maniera più obiettiva e lungimirante quali sono
le nostre alternative. La gestione politica di quel delicato passaggio ha
lasciato a desiderare, e per questo mi impegnerò a capire cosa è stato
sbagliato e come possiamo fare meglio. Inoltre, dobbiamo capire quali possono
essere i partner più vantaggiosi e sensati coi quali condividere servizi o
personale, senza affrontare la cosa con pregiudizi ed in maniera unilaterale.
Come ho già detto, la vocazione del nostro territorio è ibrida, e questo è un
suo enorme valore aggiunto. Dobbiamo far di questa unicità un punto di forza,
per attrarre da un lato l’interesse del turismo fiorentino e rafforzare le vie
di comunicazione con la città, senza per questo dimenticare la nostra marcata
appartenenza alla zona del Mugello e la natura rurale e montana del territorio.
Dobbiamo essere in grado di saper distinguere quando è giusto stare da una
parte e quando dall’altra, per avere servizi efficienti ed allo stesso tempo
mantenere la nostra identità.
Infine, il PD
di Vaglia, deve dimostrare grande responsabilità e maturità, per mantenersi
coeso e portare avanti una politica trasparente, condivisa ed identitaria. Non
voglio lasciare che questioni gravi come la gestione dell’area della ex-cava di
Paterno siano messe sotto il tappeto, altrimenti rischiamo di ripiegarci su noi
stessi ed annullare tutto il consenso faticosamente costruito in questo ultimo
anno. A questo punto è necessario un momento di autocritica e di autoanalisi,
per elaborare quali cortocircuiti abbiano causato tali falle comunicative e
decisionali, che non possono assolutamente ripetersi. Dimostrando che siamo in
grado di elaborare e superare gli errori del passato, proveremo la nostra unità
e la nostra forza, rinfocolando così la fiducia della popolazione nei confronti
del nostro partito e continuando ad invogliarla ad avvicinarsi a noi ed a
condividere il nostro cammino.
Alessandro Kellis
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