tra la gente

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venerdì 14 novembre 2014

I candidati a Segretario dell'U.C. di Vaglia presentano il loro programma : ALESSANDRO KELLIS



PER UN PARTITO UTILE, TRASPARENTE, PARTECIPATO


Il Partito Democratico ha la grande possibilità di riavvicinare, in questo momento storico, le persone alla politica. Per fare questo, ritengo necessario che la nuova linea politica del PD di Vaglia sia quella dell’andare incontro alle esigenze della popolazione, ascoltando le sue istanze ed elaborandole in maniera attenta e critica.
La grande partecipazione alle primarie per il candidato sindaco ed il successo alle elezioni amministrative hanno fatto sì che il PD di Vaglia emergesse come una delle Unioni Comunali del partito più forti nell’area. Non tener conto di quei risultati e della nostra eccezionalità rischia di condannarci a seguire un sentiero involutivo di alienazione degli iscritti e dei simpatizzanti.
Al contrario, va colta l’occasione di creare dei percorsi formativi che offrano alle persone uno spazio di riflessione e condivisione di idee, come inizio di un processo di partecipazione consapevole che porti anche alla formazione di sempre nuove leve di classe dirigente locale.
Questo è possibile solo riappropriandosi di quello spazio che un tempo i partiti avevano conquistato con fatica e tenacia, ovvero quel tessuto sociale e politico tenuto insieme dai circoli, dagli eventi ricreativi e culturali, e dalla partecipazione alla vita del partito in ogni suo aspetto.
Il divario percepito tra partito e cittadinanza va colmato con costanza e pazienza, lavorando sull’avvicinamento degli individui alla politica attraverso occasioni di scambio, che coprano tutto lo spettro delle attività del nostro territorio.
Nel futuro del PD di Vaglia, è mia intenzione tornare ad organizzare feste, presentazioni di libri, eventi cinematografici e musicali, tutti tesi ad esplorare in un modo o in un altro il capitale di valori ed ideali di sinistra che sono alla base del Partito Democratico stesso: il lavoro, i diritti civili, la solidarietà, l’equità, la multiculturalità, la laicità.
Una volta accolti ed elaborati i temi e le problematiche, sarà compito della nuova Assemblea Comunale e dell’Esecutivo formulare le risposte più adatte ed impostare i modi in cui attuarle. Ci sono alcuni ambiti che trovo particolarmente importanti per la situazione di Vaglia, e saranno questi i punti sui quali verremo messi di più alla prova nei prossimi anni.

In primo luogo, va affrontata la questione sociale e lavorativa. Stiamo vivendo una crisi globale, e questo ci impone di non poter attendere risposte dall’alto per ogni problematica che si presenti. Vorrei proporre tavoli di lavoro per venire incontro all’emergenza occupazionale che tocca anche il nostro territorio. In questo sarà importante lavorare con il Comune, ma anche con ogni possibile livello amministrativo in grado di fornire direzione ed aiuto. Sta al nostro partito proporre strategie e progetti che possano aiutare, almeno a breve e medio termine, una vasta gamma di persone e famiglie che in questi anni è sempre in maggiore difficoltà. Come PD possiamo coinvolgere professionisti, imprese e tutti gli attori del campo del lavoro su scala comunale e zonale, al fine di creare una rete di appoggio sulla quale far confluire le competenze di tutte le persone senza impiego fisso.

Come secondo punto, chiedo che si affronti con serietà e fermezza la questione ambientale. Non possiamo più illuderci che un paesaggio bello e vasto come il nostro si mantenga intatto se non siamo in prima linea per difenderlo. Questo significa attivare il partito in funzione formativa ed informativa, su tematiche come il riciclo, la gestione dei rifiuti, la cura dei bacini idrici, il rispetto dei boschi e così via. La vocazione del nostro territorio, a mio avviso, è inequivocabile, nonostante l’inesorabile (al momento) espansione dell’area urbana. Ciò significa riportare l’attenzione su politiche che tutelino l’enorme patrimonio che abbiamo la fortuna di abitare. Voglio che siano ridiscusse le spinte a cementificare, evitando di vederle come un comodo strumento per fare cassa; bisogna stimolare la discussione su come gestire un vasto territorio agricolo per salvarlo dall’abbandono e dal degrado, senza trovare scappatoie facili come la trasformazione indiscriminata in pascolo o bosco; dobbiamo creare una rete ampia di conoscenze e competenze che sappiano formulare un piano per il recupero ambientale di parte del bacino idrico, ormai quasi ucciso da danni quali quelli causati dal Cavet in passato.

Terzo punto, siamo in dovere di fornire risposte tempestive sul fronte dei servizi e della gestione del territorio. L’Unione con Fiesole è giunta al termine, e dobbiamo passare oltre e analizzare in maniera più obiettiva e lungimirante quali sono le nostre alternative. La gestione politica di quel delicato passaggio ha lasciato a desiderare, e per questo mi impegnerò a capire cosa è stato sbagliato e come possiamo fare meglio. Inoltre, dobbiamo capire quali possono essere i partner più vantaggiosi e sensati coi quali condividere servizi o personale, senza affrontare la cosa con pregiudizi ed in maniera unilaterale. Come ho già detto, la vocazione del nostro territorio è ibrida, e questo è un suo enorme valore aggiunto. Dobbiamo far di questa unicità un punto di forza, per attrarre da un lato l’interesse del turismo fiorentino e rafforzare le vie di comunicazione con la città, senza per questo dimenticare la nostra marcata appartenenza alla zona del Mugello e la natura rurale e montana del territorio. Dobbiamo essere in grado di saper distinguere quando è giusto stare da una parte e quando dall’altra, per avere servizi efficienti ed allo stesso tempo mantenere la nostra identità.

Infine, il PD di Vaglia, deve dimostrare grande responsabilità e maturità, per mantenersi coeso e portare avanti una politica trasparente, condivisa ed identitaria. Non voglio lasciare che questioni gravi come la gestione dell’area della ex-cava di Paterno siano messe sotto il tappeto, altrimenti rischiamo di ripiegarci su noi stessi ed annullare tutto il consenso faticosamente costruito in questo ultimo anno. A questo punto è necessario un momento di autocritica e di autoanalisi, per elaborare quali cortocircuiti abbiano causato tali falle comunicative e decisionali, che non possono assolutamente ripetersi. Dimostrando che siamo in grado di elaborare e superare gli errori del passato, proveremo la nostra unità e la nostra forza, rinfocolando così la fiducia della popolazione nei confronti del nostro partito e continuando ad invogliarla ad avvicinarsi a noi ed a condividere il nostro cammino.
                                                                           Alessandro Kellis

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