tra la gente

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martedì 27 maggio 2014

L'Editoriale del Martedì : Il coraggio di cambiare verso



Domenica scorsa si è conclusa una fase importante del nostro percorso comune di Partito Democratico di Vaglia che ha scommesso, a partire dalla sua costituzione, sulla possibilità di cambiare e di realizzare una politica sempre più vicina alle persone.

Un percorso complesso, come lo sono tutti i percorsi in cui il cambiamento che si persegue vuole essere profondo ed evolutivo.

Ho un ricordo molto preciso di quando è nato il Partito Democratico e della sua scommessa, che era finalizzata al dare vita ad un nuovo soggetto politico, laico, pluralista, fondato sui diritti di uguaglianza, sul lavoro, sulla modernità e sulla partecipazione.

La partecipazione, questo concetto abusato nel tempo fino a diventare vuoto, è stata una delle parole chiave che ha consentito questo grande successo del PD, della sua gente, di Leonardo Borchi, che con tenacia e determinazione ha saputo proporre una nuova modalità di fare politica e di coinvolgere il territorio, partendo dall’ascolto di tutte le istanze presenti.
Dunque ha vinto il Partito Democratico nazionale (quello attuale a guida Renzi) che ha conseguito il più forte risultato di sempre  in termini percentuali (40,8%) ma ha vinto anche e soprattutto il Partito Democratico di Vaglia (58,8%) e la coalizione con cui si è presentato alle elezioni amministrative (67,8%) un successo che, per dimensioni, è bene ricordarlo, la sinistra di governo a Vaglia non vedeva da oltre trent’anni.
 
Voglio per questo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle primarie, le candidate Stefania e Marinella, gli iscritti, i volontari, i tanti giovani che hanno portato una bella ventata di freschezza e di modernità in un Partito che rischiava di paralizzarsi. Un ringraziamento particolare ai nostri candidati che, nonostante il grande impegno personale e per il Partito, non sono riusciti ad entrare in consiglio comunale : Giovanna Tomada, Alessandro Berveglieri e Francesco Demi. Con loro non posso che scusarmi per l’insufficiente sostegno ché hanno ricevuto dal Partito Democratico di Vaglia nella campagna elettorale.

Auguro a Leonardo, buon amico e compagno di tanti momenti, in bocca al lupo e con lui, a tutti i nuovi consiglieri. Un augurio di buon lavoro anche ai rappresentanti della Lista Civica che hanno contribuito, con il loro impegno, a sostenere un cambiamento possibile.

Andrea Frosini

11 commenti:

  1. Un ringraziamento da parte dei rappresentanti di PerUnAltraVaglia al segretario del PD Andrea Frosini, compagno in questa avventura e che si è dimostrato lungimirante nel difendere una decisione presa dal direttivo (mi fa piacere ricordarlo) anche alla luce del risultato di Fiesole....
    p.s. 67,8% è tanta roba.... un abbraccio a tutti.

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  2. un buon lavoro, da parte di tutti
    In particolare Daniele Nutini: dalla lista Rocchi alle primarie è slatato sul carro Borchi e ora è quarto consigliere...
    W la coerenza
    W i pagliacci

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  3. Alla persona che non si firma nemmeno (e parla di coerenza), risponderò in maniera più completa non appena avrà la decenza di qualificarsi in modo serio.
    La questione dei carri sinceramente mi fa ridere....
    Per quanto mi riguarda i candidati PD che si sono presentati alle Primarie erano tutti i miei candidati. Poi le regole del gioco ti portano a fare delle scelte. L'esercizio democratico delle Primarie comunque è proprio quello di farsi indicare dagli elettori del partito quale è il candidato che riscuote maggiori consensi. Fatto questo, quando si fa una domanda, se ne devono accettare e recepire le risposte. Lo so che per te deve essere un concetto difficile da capire. Sbaglia chi non lo fa !!!! Sbaglia chi, solo perchè il suo candidato interno non vince, se ne va e porta via il pallone, si dissocia dal partito, non fa campagna elettorale per quello che ha vinto, non si mette a disposizione del candidato e del partito nel nome della democrazia.
    Ebbene, questo è quello che ho fatto io. Quello che ha fatto Renzi, solo per fare un piccolo esempio, quando ha perso le primarie contro Bersani. Ma ribadisco che queste cose non si dovrebbero neanche spiegare.....
    Per quanto mi riguarda l'avversario politico in casa mia non esiste. Se mi devo scontrare lo faccio con idee e civiltà con personre di destra o comunque avversarie del PD.
    Un ultima cosa caro anonimo. Sono sicuro che non mi conosci per niente, quindi : Rispetto !!! per le 115 persone che hanno espresso la preferenza. Rispetto !!! per per chi (pur facendo i suoi errori come tutti) si è speso fino ad oggi con passione, energia e tempo sottratto alla famiglia per offrire il suo contributo al cambiamento e alla comunità.
    Tu in concreto cosa fai su questo fronte? Se e quando ci conosceremo sarò in grado di valutarlo per capire se merita avere un ulteriore confronto. In caso contrario abbandono già da ora questa sterile polemica.
    Un caro saluto e stai sereno!
    DN

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  4. Vorrei esprimere un commento in margine all’editoriale di Andrea sulla tornata elettorale perché penso che, passata la giusta euforia per l’esito del risultato elettorale, occorre fare una riflessione approfondita sul quadro politico locale capace di interpretare i segnali usciti dalle urne.
    Il primo dato che emerge in modo inequivocabile è l’affermazione, anche a Vaglia, del Partito Democratico che alle elezioni europee ha raggiunta la soglia del 58% dei consensi pari a 1774 su 4132 votanti. Siamo in linea con i dati degli altri Comuni e quindi un risultato certamente positivo ma non da ascrivere in toto a nostro merito. Abbiamo anche noi beneficiato dell’”effetto Renzi” che ha tirato il Partito Democratico a tutti i livelli a soglie mai viste. Questo ci impone sobrietà di giudizio e senso di responsabilità.
    A livello comunale il consenso alla nostra lista, insieme alla lista civica, è salito a 1986 voti pari al 67.8%. Anche questo dato non può che vederci soddisfatti. Con le dovute cautele possiamo anche dire che la lista civica ha portato in dote alla coalizione circa 220 voti, pari a circa il 10%.
    E’ sulla composizione del Consiglio Comunale che il Partito Democratici di Vaglia paga un prezzo alto alla coalizione. A fronte di un consenso del 58% dei votanti, il nostro partito esprime 5 consiglieri su 12 quindi il 41% dei componenti del consiglio comunale. In sintesi, un partito largamente maggioritario nella compagine elettorale, si ritrova minoritario nella composizione dell’organo di governo del nostro Comune.
    Questo impone un lavoro di mediazione, di per se non negativo, che i nostri Amministratori sapranno gestire con sapienza, anche attraverso un lavoro costruttivo con le opposizioni, in particolare “Vaglia Futura”, che ha raggiunto un consenso significativo.
    E’ evidente che il Partito Democratico nel suo complesso ha reso pieno, come non mai, il concetto di partito a vocazione “maggioritaria”. Cosa significa questo? A mio giudizio significa che le diverse componenti si fondono superando la logica delle coalizioni per rivolgersi a tutti i cittadini. Questa è la prospettiva politica in cui si muove il nostro Partito e su questa prospettiva occorre sintonizzarsi anche a Vaglia.
    Mi si dice, ma tu vuoi chiudere alla “società civile”! Per nessuna ragione! Anche a Vaglia il Partito si è aperto alla società civile ed ai cittadini. Abbiamo presentato una lista di candidati completamente nuovi non solo al partito democratico, ma anche all’impegno politico, e questo non può che significare apertura alla società nel suo complesso e capacità di rinnovamento.
    Alla nuova Amministrazione non possiamo che fare i migliori auguri per un proficuo lavoro.
    Adesso che si chiudono i comitati elettorali occorre aprire una riflessione sul partito che serve per il nostro territorio, cioè un partito capace di interpretare la politica locale e di orientarla verso il bene comune.
    A mio giudizio non serve un partito delle tessere e dei gruppi contrapposti, un partito vecchio che si contrappone ad un partito nuovo, un partito delle “vecchi glorie” che si contrappone ad un partito delle “new entry”. Serve un partito vero, aperto, complesso e non semplificato, ma neppure inconsistente, un partito che non si identifica con l’Amministrazione, ma che diventa prima di tutto luogo di formazione di un pensiero politico locale.
    All’Amministrazione è affidato il tempo di governare le cose per i prossimi cinque anni, al Partito Democratico di Vaglia è affidato il compito di guardare oltre questo orizzonte e di scrutare la Vaglia del 2020.
    Paolo Gini

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    1. Senza volere fare polemica mi sembra che Paolo Gini tenda a sminuire l'apporto di voti arrivato dalla lista civica PerUnAltraVaglia. Solo guardando le preferenze: su 1220 preferenze 371 sono date a rappresentanti della lista civica ( cioè il 30,41 % che è ben diverso dal 10%).
      A fiesole il PD alle europee ha preso oltre il 60%, alle comunali si è fermato a poco più del 40%. Se consideriamo poi il dato del 2009 scopriamo che il PD aveva preso circa 1800 voti in coalizione con due partiti (SEL e Socialisti) per cui la sola lista civica PerUnAltraVaglia ha portato più voti dei precedenti compagni di coalizione.
      Infine se consideriamo le primarie: I votanti furono 1313. Dando pure per scontato (ma io non ne sarei così sicuro vero Paolo?) che tutti i voti delle primarie siano andati alla lista Leonardo Borchi Sindaco , ad arrivare a 1986 c'è un bel galoppare.
      Concluderei l'analisi con due considerazioni:
      1) Il 67,8%, risultato che come ha detto il segretario mancava da trent'anni, ci dice che la scelta della coalizione è stata vincente
      2) A mio giudizio, e mi si perdoni l'intrusione, per fare buona politica a Vaglia serve un partito di gente schietta e trasparente
      Tutto questo senza polemica , ma con il sorriso sulle labbra.

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    2. mi ero scordato di analizzare il dato del numero dei consiglieri: pardon.
      Chi vince prende 8 consiglieri su 12 (cioè il 66% circa) a prescindere. Direi che in questo caso la percentuale si specchia quasi perfettamente con la percentuale presa dalla lista Leonardo Borchi Sindaco.
      Se analizziamo la divisione di questi 8 seggi notiamo che al PD sono andati 5 seggi (il 62,5%), a PerUnAltraVaglia 3 (il 37,5%). Quindi rispetto alle preferenze date, in cui PerUnAltraVaglia si ferma al 30,41%, notiamo che effettivamente ci sono 7 punti percentuali in più. Il 30,41% di 8 però corrisponde a 2,5 consiglieri e non potendo dividere un essere umano in due diciamo che può andar bene (per una volta) un arrotondamento in eccesso. Tutto questo per dire che anche la divisione dei seggi consiliari rispecchia le percentuali di voto prese (dal PD e da PUAV): Certo che, se come fatto notare dal Segretario i candidati consiglieri del PD avessero avuto l'adeguato sostegno dal Partito Democratico di Vaglia nella campagna elettorale forse avremmo dovuto rinunciare a un consigliere, ma mi piace sottolineare (come detto in assemblee pubbliche) questo per noi non sarebbe stato un problema tanta è la stima che abbiamo nei nostri compagni/e di lista.

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    3. Ultima cosa. Non ho specificato che la percentuale di preferenze data al PD non è del 69,9% perchè dalle 849 preferenze rimanenti vanno tolte le 73 prese da una indipendente com Marianna Del Pasqua. Per cui la percentuale di preferenze prese dai consiglieri PD è del 63.6% (praticamente 5 su 8).
      La matematica non è per fortuna una opinione.

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  5. Lascia perdere Daniele, uno che si fa un profilo ex-novo solo per scrivere un commento anonimo, manco merita risposta...è capace che sia uno di quelli che si è portato via il pallone... :D

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  6. @Roberto mi torna che non si possa traslare direttamente il risultato alle europee del PD su quello comunale per capire qual e' la differenza tra PD e lista civica, ma non mi torna nemmeno il traslare le preferenze pari pari:chi ti dice che chi ha dato una preferenza a un candidato della lista civica avrebbe votato lista civica se fosse andata da sola? Invece di contare le schede per vedere chi e' stato piu' votato, consiglio a tutti di mettersi a lavorare insieme e vedere chi sara' piu' bravo!

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  7. @Giovanni: il ragionamento delle preferenze era solo per chiarire che la ripartizione dei seggi non è anomala. Se il 30% delle preferenze sono andate a consiglieri di PUAV e il 63% sono andate ai consiglieri del PD non vedo come si possa lamentare una cattiva distribuzione dei seggi. A me mai sarebbe venuto in mente di mettermi a fare il conto della serva, ma a qualcun altro evidentemente si. Allora se si parla di numeri, i numeri vanno saputi maneggiare, non si può sparar cifre così senza senso e a me, lo sai, piace esser preciso. Sul mettersi a lavorare, noi abbiamo già cominciato a farlo: piena sintonia con sindaco, assessori e compagni consiglieri..... altri come puoi evincere da commenti che leggi sopra non sembra vogliano partecipare a questi 5 anni, ma guardano già al 2020...

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