tra la gente

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domenica 11 settembre 2016

VERBALE ASSEMBLEA COMUNALE STRAORDINARIA 23/5/2016

Ordine del giorno:
Presa d’atto delle dimissioni da Segretario di Alessandro Kellis (cfr. allegato).
Elezione del nuovo Segretario o decisione di scioglimento dell'Assemblea.
DELEGATI PRESENTI
1 Baroncini Vanna X
2 Bartolacci Samuele X
3 Benevieri Luciano X
4 Benvenuti Enzo X
5 Borchi Leonardo X
6 capogruppo PD dell'alleanza in Cons. Com. a rotazione Vannucci Sara
7 Casini Lapo X
8 Cresci Giovanni X
9 Demi Francesco X
10 Gini Paolo
11 Giovannoni Marco Pietro X
12 Kellis Alessandro
13 Lastrucci Mario X
14 Magnolfi Roberta X
15 Nutini Daniele X
16 Poli Barbara
17 Rocchi Marinella
18 Russo Salvatore X
19 Tomada Giovanna X
20 Vannucci Simonetta X
21 Zagni Leopolda X
22 Zigliotto Rebecca
Presenti inoltre:
Iscritti Membri del Collegio di Garanzia: Frosini Andrea
Iscritti Consiglieri: Curradi Sabrina

Casini introduce l’Assemblea facendo presente che è straordinaria, e perciò invita tutti a intervenire.
Non sono presenti Kellis come Segretario dimissionario e Incatasciato come Segretario metropolitano.
Nutini propone di eleggere responsabilmente un Segretario all’interno dell’AC, data anche la imminenza del congresso dell’intero PD a livello nazionale, individuando il Segretario intorno a un programma. Demi concorda, trovando assurda la strada del Congresso ad hoc e del relativo Commissariamento da parte del livello metropolitano, ritenendo pro-tempore e d’urgenza il ruolo del prossimo Segretario.
Magnolfi invita chi fosse disponibile alla funzione a esprimersi.
Giovannoni ritiene che per rispetto al Congresso e quindi agli Iscritti l’onere di una prima proposta competa alla maggioranza congressuale.
Casini sottolinea che gli Iscritti non risultano informati della situazione, cita la deludente Assemblea degli Iscritti del 3/12/2016, e la perdita di partecipazione da parte di Delegati dimessisi progressivamente.
Ritiene responsabilità di tutti e del nuovo Segretario una maggior autonomia di agenda politica del PD.
Lastrucci concorda sull’opportunità di non fare il Congresso. Propone di risolvere stasera la situazione, ravvedendo una propensione all’intesa, e comunque riconoscendo come inadeguata la scelta fatta a suo tempo dalla maggioranza congressuale. Auspica che il nuovo Segretario abbia la piena facoltà del proprio ruolo, invitando a una maggiore disponibilità da parte del Presidente dell’AC.
Borchi considera come la partecipazione dispersa strada facendo sia un problema con cui dovremo confrontarci. Propone Bartolacci come candidato della maggioranza congressuale.
Benvenuti invita ciascuno a riconsiderare cosa del proprio operato abbia determinato un limite nel periodo scorso, in modo da superare le difficoltà. Condivide con Borchi il rammarico per la mancata
Assemblea di coinvolgimento degli Iscritti.
Bartolacci ringrazia per la fiducia accordata nella proposta del suo nome come candidato a Segretario. Si dispiace della situazione determinatasi e della modalità con cui sono avvenute le dimissioni di Kellis.
Trova assurda l’ipotesi congressuale. Fa presente la scarsità del suo tempo a disposizione per lo svolgimento della funzione. Si rende quindi disponibile, a condizione che prevalga l’intento di coesione e collaborazione, e che l’Esecutivo in primis (e chi ne farà parte) sia funzionale e capace di prendersi impegni e di portarli a termine. C’è da recuperare un patrimonio di Iscritti e di Elettori. Nello scenario politico nazionale ravvede l’importanza del referendum sulla riforma costituzionale e del Congresso del PD.
Baroncini si dice contenta della disponibilità di Bartolacci, anche per la volontà di unire gli Iscritti.
Esprime perplessità sul referendum, propone che sia un’occasione per un’Assemblea degli Iscritti.
Frosini esprime apprezzamento per la candidatura di Bartolacci, perché esprime un’idea unitaria di
partito, avendo sia un pregresso sia una freschezza di idee e modi nuovi.
Russo in quanto membro della maggioranza congressuale si dice perplesso – in quanto ignaro - sulla modalità (non sulla persona) con cui è stata individuata la proposta Bartolacci; sarebbe stato favorevole anche a un nome della lista della minoranza congressuale, in vista di un segnale di collaborazione.
Tomada concorda sull’inopportunità di un nuovo congresso. Ritiene che la minoranza congressuale possa convergere sulla proposta della maggioranza, a cui attribuisce la competenza di questa prima proposta.
Vannucci Simonetta concorda; e si dichiara favorevole a Bartolacci.
Cresci trova che l’idea di partito sia la cosa che è mancata principalmente: ritiene che la candidatura di Bartolacci possa dare spazio a questo. Curradi si dice contenta della candidatura di Bartolacci, e dispiaciuta per l’assenza di Kellis.
Benevieri chiede al Presidente di essere meno egocentrico.
Giovannoni legge contributo scritto (Cfr. allegato).
Casini sottolinea che le dimissioni elettroniche di Kellis mancano di motivazione esplicita, e che quella addotta in AC del 9 u.s. - di conflitto con la funzione del Presidente dei AC - si è rivelata pretestuosa, come evidenziato dalle dimissioni sopraggiunte. Invita a non correre il rischio di forzature, come ad es. nella proposta – che nel merito condivide – di Bartolacci a cura del Sindaco, come già a suo tempo quella di Kellis.
Lastrucci trova che Kellis abbia sbagliato quando non si è imposto sul Presidente dell’AC sulla mancata discussione sulle recenti evenienze dell’ex-cava. Ravvede da parte del Presidente un abuso di potere perché le valutazioni politiche dovevano e dovranno essere nel futuro prerogativa del Segretario in carica. Invita Casini ad essere un po’ meno rigido pur nel rispetto delle procedure. Trova valido l’intervento di Bartolacci della scorsa AC, anche per l’equilibrio espresso, e per la distinzione fra i ruoli del Partito e quelli dell’Amministrazione. Si dispiace comunque per la scelta della candidatura maturata - forse sotto la pressione dei tempi – trascurando qualche componente della maggioranza congressuale.
Benvenuti si attiene a quanto ha detto Lastrucci.
Borchi trova quasi paradossale la modalità con cui si sono arrivate le dimissioni di Kellis. In questa fase caotica non sono emerse autocandidature, per questo informalmente si è individuata la proposta di Bartolacci. Le aspettative su Kellis sono state disattese. Propone una maggior collaborazione per il futuro.
Curradi non intende sminuire le responsabilità di Kellis, ritiene però che sia opportuno e corrispondente al vero il fatto di ripensare ciascuno le proprie responsabilità. Trova inverosimile l’incompatibilità interpersonale come motivo delle dimissioni di Kellis, invita a non parlare in assenza altrui, e invita il Presidente a riconsiderare come rendere più flessibile la propria funzione.
Bartolacci chiarisce in che modo è stato contattato. Intende indicare in questa sede che vorrebbe Tomada come vice-segretario.
Russo precisa che la sua segnalazione di prima non ha niente di personale.
L’AC prende atto delle dimissioni di Kellis.
L’AC con 16 favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto decide di non andare a congresso.
L’AC nomina Casini, Vannucci Sim. e Demi come Commissione Elettorale.
I Delegati votano a scrutinio segreto.

Samuele Bartolacci viene eletto Segretario: 15 voti favorevoli, 1 scheda bianca.

Alle 22:50 l’Assemblea si conclude.

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