tra la gente

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martedì 24 giugno 2014

L'Editoriale del martedì : per una nuova scuola politica

Si fa un gran discutere del contenuto ideologico (o post-ideologico) che deve contraddistinguere i partiti politici, ma spesso si trascura l’aspetto culturale ed educativo del quale i partiti stessi dovrebbero farsi carico. L’incontro di venerdì scorso con Antonio Floridia, in una certa misura, ci serve da spunto di riflessione proprio in questo senso, o almeno potrebbe servire per aprire degli spazi di dibattito nuovi per il PD di Vaglia.
Non credo che l’appartenere ad un Comune con una popolazione non elevata o ad un circolo politico tutto sommato piccolo sia una ragione per non affrontare certi temi, al contrario penso che le dimensioni “a misura di cittadino” possano facilitare una dialettica chiara ed efficace, il cui risultato può essere una sintesi in qualche modo vicina alle aspettative di tutti.
Senz’altro, il rinnovato afflusso di iscritti al PD di Vaglia e la campagna di tesseramento che verrà portata avanti quest’estate sono l’occasione migliore per adottare un approccio alla politica diverso e forse più adatto ai tempi che corrono.
Se è vero che la sfiducia verso la politica ed i partiti ha raggiunto un acme in questi anni, è anche evidente che questa marea di anti-politica si avvicina inesorabilmente ad un riflusso, perché com’è ovvio non è stata in grado di fornire le soluzioni ai problemi che poneva in risalto. Quindi è proprio ora il momento di riavvicinare le persone alla politica, o meglio, riavvicinare la politica alle persone.
Perché il punto, secondo me è questo: non si può solo attendere che il cittadino si interessi delle questioni sociali, politiche ed economiche se non gli si offre un canale adeguato attraverso il quale informarsi, dare e ricevere competenze, offrire impegno e idee.
Il PD di Vaglia finora si è mosso molto bene, in questo senso. Ha accolto nuova linfa, ha fatto grandi sforzi per organizzare delle primarie, ha cercato di coinvolgere la popolazione nella sua attività. Sono convinto che sia possibile fare l’ulteriore passo di trasformare il partito (perlomeno a livello locale) in una fucina di idee ed in una scuola di pensiero politico, pensiero rivolto ai problemi concreti del nostro territorio.
Però attenzione, come accennavo le idee non devono andare in una direzione sola, altrimenti si perdono il senso ed il significato di un partito. Il Partito Democratico di Vaglia deve essere democratico in quanto a regole ed obiettivi che promuove, ed un partito in quanto modi e mezzi cheadotta. Una scuola di pensiero non in senso stretto, ma un laboratorio di scambio e creazione dove il partito è il raccordo tra la società e la politica. Come scrisse Dewey, “se il lavoro che si fa consiste solo nell’apprendere lezioni, la mutua assistenza, invece di essere la più naturale forma di cooperazione e di associazione, diventa uno sforzo clandestino che ha lo scopo di sollevare un vicino dai suoi doveri”.
Noi non dobbiamo farci carico delle responsabilità dei cittadini al posto loro, dobbiamo piuttosto responsabilizzarli alla partecipazione attiva nella vita politica del Comune, facendo loro offrire tutto ciò che possono mettere a disposizione del partito e della sua azione e convogliandolo verso gli scopi che ci sono richiesti. Questa è la sfida che sia a livello nazionale che locale i partiti devono raccogliere in questo momento storico, e credo che l’unico partito in grado di affrontarla con coerenza e speranza sia il Partito Democratico. Buon lavoro a tutti noi!

Alessandro Kellis

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