tra la gente

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mercoledì 24 settembre 2014

Risposta del Sindaco Leonardo Borchi alla lettera aperta di Andrea Frosini



Caro Andrea,
da iscritto al PD ad altro iscritto, ma anche da candidato, ed ora sindaco, all’attuale segretario.
Nella tua lettera ben enuclei il nocciolo della questione quando, parlando di Partito, mi chiedi e ti chiedi cosa vogliamo identificare con questa parola.
Quando il mio assessore parla con la giornalista e sottolinea il rapporto tra Politica (intendendo il Partito) e affari, intende le gerarchie di Partito, a livello locale e nazionale.
Quando tu accenni al Partito che ha rispettato l’esito delle primarie e che ha votato per la linea politica con cui mi sono candidato, parli dell’assemblea dei delegati a Vaglia (direttivo), che è pur sempre un organo di vertice della struttura locale.
Ma ometti di far rilevare che quella votazione fu un passaggio cruciale dove la gerarchia interna, incardinata nella vecchia amministrazione comunale, comunque cercò di imporre la propria volontà, a dispetto del risultato delle primarie.
Per battere questa resistenza io dovetti forzare la scelta affermando:
“A queste condizioni io non faccio il candidato sindaco”.
Successivamente gli stessi esponenti del Partito, forti della loro posizione di maggioranza interna, hanno contrastato il percorso della nuova amministrazione, ispirando la nascita di una lista concorrente al PD, la lista civica “Vaglia Futura”, sponsorizzandola spudoratamente in campagna elettorale.
Al contrario, quando con i compagni di viaggio del comitato “Officina per Vaglia”, dovevamo decidere se fare una lista civica o promuoversi nel PD, personalmente ho deciso di candidarmi alle primarie, per fare una battaglia dal di dentro. Per i cittadini, tanti,  che ancora si identificavano nei valori fondanti del PD.
Quello è il Partito a cui la mia Amministrazione fa riferimento.
E ora veniamo al merito degli eventi che hanno avuto al centro la cava di Paterno.
Tutti noi cittadini non abbiamo bisogno di evidenze giudiziarie per far rilevare che questa vicenda è politicamente scabrosa e amministrativamente inaccettabile.
I fatti, gli atti, le dichiarazioni  del sindaco e degli assessori precedenti sono paradigmatici del comportamento opaco, subdolo, scorretto a cui questa amministrazione ricorreva abitualmente.
Che ci sia anche una camarilla che ruota intorno al Partito a livello provinciale, l’ho già detto, non ce lo deve asseverare la magistratura.
Basta ciò che conosciamo per dare un giudizio politico e di valutazione etica ai fatti.
Peccato che all’interno del Partito di Vaglia questa vicenda sia stata sminuita.
Peccato che gli attori, che fossero amministratori in carica o sindaci di altri tempi, ora con incarichi cruciali nelle amministrazioni di secondo livello, non siano mai stati chiamati ad assumersi le loro responsabilità. Si sono prese per buone giustificazioni puerili (“Discarica a Paterno nel Piano Interprovinciale dei Rifiuti? Un refuso”).
Peccato che non si sia parlato, fuori dai denti, di quella assemblea del direttivo, unica in cui sindaco ed assessore all’ambiente accennarono all’eventualità di una realizzazione di discarica.
Meno omertà avrebbe puntualizzato le responsabilità personali e smarcato il Partito, rafforzando la sua tenuta e cementandone affidabilità.
Ora abbiamo solo una scelta davanti a noi: o il Partito, tutto, si libera di questa zavorra, si epùra dai vari comitati di affari e chi riveste cariche di amministratore e di quadro politico interpreta il proprio ruolo come servizio, in modo che le persone possano avere ancora fiducia in questa bandiera, oppure tolleriamo all’interno sacche di interessi opachi, come spesso emergono, ed allora il Partito non esisterà più…..perché semplicemente le persone lo avranno già abbandonato.
Con affetto, vero e….Augh.

Leonardo Borchi

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