tra la gente

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martedì 1 luglio 2014

L'Editoriale del Martedì : "Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua"



“Il Partito non c'è”. “E' il Partito che ha deciso”. Queste sono le due frasi che da quando sono iscritta ho più spesso sentito pronunciare, sia da iscritti che da simpatizzanti.
Capisco bene il motivo perché io stessa l'ho pensato, anche se a leggerle così appaiono frasi contraddittorie.
Ma insomma, questo partito chi è? È la massa che ad ogni primaria si sposta, versa due euro e vota o sono i militanti che montano i banchini, prendono le firme (e le offese, a volte) e che passano alcune sere del loro tempo a discutere al circolo?
Credo che il partito sia un po' tutti e due e che l'esistenza di uno non escluda l'altro, anzi.
Il lavoro da fare perché non avvenga un corto circuito diventando periodicamente un comitato elettorale è un lavoro che richiede impegno e fiato, a volte un po' noioso, ma una volta partiti anche divertente.
Ci stiamo domandando come farlo con Giovanna, Sara, Alessandro, Jacopo, Lapo e Marco, perché riteniamo che fino ad oggi se abbiamo parlato di “cambiamenti epocali” qualcosa non ha funzionato come doveva.
Penso a quattro concetti e come tra di questi ci sia collegamento e circolarità:

1.Comunicazione
2.Trasparenza
3.Partecipazione
4. Fiducia

Senza la prima, si va da poche parti: possiamo essere bravissimi, organizzatissimi, preparatissimi ma se non sappiamo comunicare e far apprezzare quel che facciamo, semplicemente andiamo poco lontano.
Poi, la trasparenza in un partito è fondamentale e di questo potremmo parlare a lungo, ma mi limiterò a dire che se l'iter decisionale è noto, questo deve essere noto a tutti e non solo ad alcuni , e per avere trasparenza si devono far incrociare le informazioni di tutti i livelli di decisione.
Come? Attraverso la partecipazione che non è per forza un'assemblea permanente di tutti dove ogni volta si parla di tutto: la sintesi non si raggiunge aumentando la complessità.
Non si può pensare di fare troppe cose insieme, ad un certo punto qualcosa si inceppa e si perdono passaggi importanti.
Ed è qui che entra in gioco il quarto punto la “fiducia”, che non è fede (quella presuppone credere senza chiedere).
Se io voto una persona gli delego non solo delle responsabilità ma gli do la mia fiducia perché credo che rappresentandomi saprà mettere in atto azioni di comunicazione, trasparenza e partecipazione tali da permettermi di intervenire ,in quanto cittadino, nei percorsi che mi mostra, sopratutto se non mi convincono, perché tra noi c'è un rapporto di fiducia.
Per questo mi auguro di riuscire a dare il mio contributo nell'elaborazione di percorsi partecipati per decidere insieme dove vogliamo andare.
Nel PD l'argomento non sembra appassionare molto, ma c'è chi di queste cose ne parla, da Barca a scienziati che teorizzano l'utilizzo del metodo delle 'doparie' (http://laral.istc.cnr.it/rcalabretta/pensatoio/).
Nel nostro piccolo dobbiamo attrezzarci anche noi e a breve, quando avremo definito con la commissione temporanea una piattaforma programmatica da presentare all'assemblea comunale e successivamente all' assemblea degli iscritti, sapremo meglio come dare un contributo alla nostra comunità.
Il raccordo tra partito e cittadini è l'anello finale della catena ed è il motivo di tutto quello che ho detto finora. Senza un luogo di elaborazione delle proposte i cittadini si ritrovano solo in occasione del voto a poter dire la loro, e in modo necessariamente anche abbastanza schematico.
A questo proposito, per una volta, senza tirare in mezzo il partito, ma le associazioni del territorio, penso che la legge sulla partecipazione della Regione Toscana ci dia una grande opportunità, come cittadini, di discutere quali siano le soluzioni più condivise a problemi che sentiamo molto vicini.
Lancio quindi una proposta al Comitato ambientale e alle associazioni del nostro territorio perché ci si attivi insieme per avviare un percorso partecipato, di iniziativa dei cittadini, sulle sorti della cava di Paterno. Non vogliamo la discarica e allora dobbiamo usare tutti gli strumenti in nostro possesso per scongiurare qualsiasi decisione che scavalchi anche il nostro Comune e ci esautori dalla facoltà di scegliere di vivere in un luogo bello e salubre.

"Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua".

http://youtu.be/VLzWM0AHg9w

Stefania Lombardo

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