tra la gente

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mercoledì 23 luglio 2014

L'Editoriale del Martedì : Una cornice aperta

Alzi la mano chi pensa che i prossimi anni siano anni facili, di benessere economico per tutti e di coesione sociale … siccome non vedo molte mani alzate (salvo essere smentito nei commenti sul blog), significa che abbiamo una comune percezione sulle difficoltà future: non troppo dissimili dalle attuali.
Come attrezzarsi allora per affrontare positivamente ed utilmente questo scenario? In linea generale comincerei dal credere che “i giochi non sono già fatti”, e che molto dipende da noi. Pensare che dipenda soprattutto dagli altri, o dalle condizioni economiche, dai politici di turno, è pigrizia mentale.
In particolare, il contributo che un partito politico può dare è quello di creare una cornice ragionevole alle forze in campo, umane, sociali, categoriali, imprenditoriali, culturali, etniche. Insomma sarebbe inadeguata al futuro una politica vecchia maniera, centralista, dirigista, fanatica, che pensasse di scegliere tutto, di avere la soluzione per tutto, e di essere l’unica mente pensante e l’unica forza che fa muovere le cose, come sede universale ed esclusiva di avanzamento. Invece nessuno e nessuna aggregazione è depositario degli sviluppi possibilipiuttosto, ciascuno coltiva ed elabora a suo modo un contributo, anche chi non è interessato al gioco politico o addirittura alle questioni sociali.
Secondo me il Partito Democratico per essere questa “cornice aperta” nella piccola ma importante realtà di Vaglia deve attrezzarsi “copiando” da fuori: prendendo spunto da quel che gira in ambiti diversi da quelli tradizionali, insomma facendo suoi certi strumenti. Le attrezzature sono fondamentali! e si possono importare facilmente.
Come strumenti propongo:
Governance interna”:  non è altro che la ripartizione dei livelli decisionali all’interno del Partito. Quindi non si tratta semplicemente di organizzazione (chi fa cosa), ma piuttosto di responsabilità (chi decide come). Governance è intraducibile in italiano, ma possiamo tenercela in inglese. Rispetto allo schema classico piramidale e gerarchico, la governance è più aperta alla valorizzazione della capacità decisionale di tutti soprattutto perché codifica funzioni, competenze e livelli decisionali. È incompatibile coi personalismi. Probabilmente dobbiamo solo ritagliarci su misura quanto già prevede lo Statuto. Risultato? Sapere sempre chi – quale organo, in quale sede, in che modo, secondo quale criterio - ha deciso le cose: questo è apertura. Chi vede le cose dall’esterno capisce che può fidarsi.

Bilancio sociale: nasce per le imprese che vogliono dimostrare la propria responsabilità sociale al territorio di appartenenza. A noi potrebbe servire per maturare consapevolezza e rendere visibile il nostro contributo sociale e in particolare per oggettivare tutte le energie, tutte le risorse e tutti gli output oltre quelli del bilancio contabile. Soprattutto è un modo per sapere cosa stiamo facendo, e potersi raccontare a Iscritti, Simpatizzati e Altri: in pratica è la base di un automonitoraggio.

Lapo Casini

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